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| CESARE ANGELINI
 LUGLIO
 In C. Angelini, Il piacere della memoria,Milano, All’Insegna del Pesce d’Oro, 1977, p. 111.
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| Luglio infuocato mugola pei campi ferito dalla stessa sua calura;
 ognuno implora un poco di frescura
 da un rissoso sbattere di lampi.
 
 Nella grande afa che non lascia scampi
 l’aria per troppa luce si fa scura:
 tiene ogni cosa una sorda rancura
 contro l’incendio che pare tutto avvampi.
 
 Canta Virgilio: “Sole sub ardenti
 strillano le cicale sopra i faggi
 la lode delle ore veementi.
 
 Ma gli armenti riparan sotto i ponti
 degli asciutti torrenti, a sognare ombre
 e il refrigerio di muschiose fonti”.
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